Le donne non donne

Corri freneticamente e con affanno verso un modello che ti esclude, dimentica di te stessa, senza porre dubbi o domande a te stessa, senza ascoltarti... 

Fiera, sciamana, donna di medicina, creatura che per mezzo della Medicina Sacra della Terra mantenevi Viva la Legge della Terra, per la Terra, essendone Sacerdotessa, Custodendone i segreti Sacri, ma oggi il tabù è altro… non più Sacro, profano in descrizioni che non dicono.

Tu che eri Sorella Luna. In sintonia e risonanza con questa Madre e i suoi-tuoi Cicli. 

Inferiorizzi sentendoti in un io artefatto, inferiore al tuo interno, bramando così una superiorità che pretendi di incarnare e diventando così niente, non esistendo più, chi ti ha instillato il germe della sfiducia in te poi ti ha detto che il suo modello era il tuo, e te hai creduto a questa menzogna annullandoti.

Hai imparato succhiando il fiele dal tuo colonizzatore, chi colonizza non ama mai, tu hai aderito per avere un ruolo nell’immagine del mondodilui, tutto ciò lo hai ap-preso come briciola in una gabbia, quella della cattività/cattura che con te ha vinto, illudendoti di essere te ad aver vinto.

Descrivi tentando di assimilare e assoggettare, perché hai aderito al modello che non ti prevede, perché sei assimilata e assoggettata. 

Continui a cercare conferma e conferme fuori di te, e giudicare fa sentire potente un io artefatto che pensi essere un sé, Chi Comprende non giudica… le conferme le ha il tuo ego, il carceriere che frammenta e depaupera pian piano il tuo essere Senziente, cancellando ogni traccia della tua umanità, e tutto per tua stessa scelta, conscia o inconscia che sia, tua è la responsabilità, come il cambiamento potrebbe essere nelle tue mani, Volt-ando ciò che ti e' stato fatto in Consapevolezza e permettendoti di Sanarti. 

Più vuoi potere più ti escludi... avere Voce ed Essenza senza potere, gestendo/focalizzando ed espandendo, creando e co-creando è questa la “sfida”, l’esistere e l’Essere non sono mai determinati dall’esterno tanto fallace in quanto descrizione del mondo, è determinato dallo spazio ctonio, quello delle Radici Ancestrali che un tempo salva-guardavi rendendoti Guardiana di te stessa, Custode della tua Anima e Custode dell’Anima del Mondo riconoscendo tua Madre quale Madre Universale, la Terra, e con-Tatto Conoscendo te stessa Conoscevi tutto l’Universo, riconoscendo Senzienti e dotate di Anima-Spirito tutte le Creature ma allora avevi un Anima e uno Spirito, ecco cosa hai ceduto in cambio del potere, un intera Esistenza che hai scelto di non vivere.

Hai smesso di Essere un Microcosmo in un Macrocosmo, Parteno di, ora cerchi di essere parte di un qualcosa che non ti contempla, e rivendichi privilegi sulle altre.

Non più donna, mai stata tale, al posto della cooperazione, dell'empatia e della creatività che sono Medicine per l’Anima hai scelto di competere, di primeggiare, “di valere più di Lei”, hai smesso di Ascoltare per paura di dover guardare, eccola la colonizzazione dall’interno che è stata operata scientemente su di te e che non dice chi sei ma te la difendi attaccandoti alla tua schiavitù.

Più pretendi e cerchi con la bramosia di chi si attacca a qualunque segnale di riconoscimento esterno, più smetti di esistere in proprio, più “hai” meno “sei”.

Ecco cos’è la vera povertà.

Non è l’esterno ne il potere, ne gli averi a dirci e a dire chi siamo, chi siamo lo sappiamo noi Conoscendoci dall’Interno, solo decidendo di Conoscerci, da quello spazio Ctonio o Grembo Oscuro della Madre Terra dove si trovano Radici tanto Antiche da portarci ad onorare Antenate e Antenati Sacri, Spiriti Tutelari della Terra.

Non capisci che tu sei oggi quello che io ero ieri che io sono oggi quello che tu eri ieri, ferendo l’altra ferisci te stessa.

Non più Madre, la Madre Cura e Custodisce e non consente viol-azioni, te inferiorizzi ormai del tutto colonizzata e incapace di provare Empatia, Colei che e' la Porta dell’Anima propria e Universale, non sai neanche più cosa significa essere Madre, ne donna, cosa sei? chi sei? 

A dirci chi siamo se siamo disposte ad ascoltare ce lo indica come mappa di Esistenza la Foglia Caduca, la Quercia Madre di centinaia di anni, le cui “rughe” recano con loro la Medicina dell’Antico, Saggia Signora delle Foreste Interne ed Esterne.

Te che riluci di luce portata, non riluci di luce interiore. Hai smesso di far Volare lo Spirito legata mani e piedi ad un io costruito, non Generi più… produci e accumuli dicendoti che questo ti fa esistere, ecco cos’è la malattia mentale e la fine dell’Anima riunite in quello che chiamano io, un Se separato.

A dirci chi siamo con-Tatto è la goccia che scava la pietra, la Tessitura Armonica del Ragno in cui onore Danzavamo, lo fa l’odore della Terra Fertile che abbraccia il Tutto e lo lascia andare facendolo Maturare, bimba mai cresciuta in un ego carceriere che tu stessa chiami io incapace di far Crescere e Sviluppare, incapace perfino di Nutrire, incapace di lasciar andare per rigenerare.

Lo Spirito di Verità dice chi siamo, quello del Fuoco che non Brucia ma che incenerisce l’incauta-o che pretende di detenerlo violandone la Sacralità, non vi è Sapienza alcuna senza Anima e Spirito, senza essere Senzienti. Quando eri Sacerdotessa lo sapevi, l’Istinto lo definivi Madre oggi lo rifuggi elevandoti come la storiadilui che ti eclissa e pretende di definirti comanda, ma tu vi aderisci…

Il deserto ed il Vuoto dicono chi siamo, lì Anima e Spirito ritrovano la strada per Abitare i Corpi finalmente Spiritualizzandoli.

L’aridità dice chi siamo, lo dice la pioggia, lo dice il movimento rapido della Volpe alle prime luci dell’alba, lo dice il Serpente che Reca con Se Veleno e Medicina, Creatura che Vive a stretto Con-Tatto con la Madre, dipende da noi scegliere il Veleno o la Medicina.

Lo dice la neve che come manto si stende sulla Terra cullandone il riposo Sacro, e dalla cui superficie spuntano fiori nel gelo.

Collezioni cose per compensare l’assenza di Esistenza, divisa dal Tutto sei davvero sola, l’Esistenza è ovunque sulla Terra per questo odi tua Madre e pretendi di renderla catturabile, perché tu stessa sei in cattività, tu stessa sei stata catturata, e Temi la Morte perché se si ha un io sociale la Morte è davvero la fine. Ma l’io sociale è un fittizio in una descrizione del Mondo.

Dimentica del Ciclo della Morte Necessario ad Incubare la Vita stessa.

A dirci chi siamo in Osservanza delle sue Leggi Sacre è sempre la Medicina della Terra con le mani-festa-(a)zioni delle sue Figlie e dei suoi Figli, tutte le Creature da Lei Generate e da Lei portate a Morte per una Rigenerazione Parthenos ci forniscono tracce che come Specchio dobbiamo Integrare in noi per poter dire di Esistere.

Dia ricordati chi fosti...





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